Il caso Artusi
“Cammina, cammina, cammina”, “sul far della sera”, il Gatto, la Volpe e Pinocchio arrivarono all’Osteria del Gambero Rosso; si posero a tavola, “ma nessuno di loro aveva appetito”. Il povero Gatto, travagliato di stomaco, “non
“Cammina, cammina, cammina”, “sul far della sera”, il Gatto, la Volpe e Pinocchio arrivarono all’Osteria del Gambero Rosso; si posero a tavola, “ma nessuno di loro aveva appetito”. Il povero Gatto, travagliato di stomaco, “non
Se dal numero delle edizioni si può trarre un criterio del valore o almeno del successo di un’opera, è certo che questo Genio e follia, edito ora per la quarta volta in breve giro di
A tutti i nietzscheani salgariani, a tutti coloro che un giorno hanno pensato di riscrivere la propria vita, e poi si sono accorti che erano senza carta (e senza metaforico inchiostro). A tutti coloro a
Una lettura che corre lungo l’arco di una immaginaria “giornata tipo” di Ennio Flaiano. Secondo la traiettoria che Flaiano stesso descrive in un frammento de La solitudine del Satiro: “Cambio di umore e di idee
È un’operetta del 1925 sull’arte, o sull’odio dell’arte, un tentativo ineguagliato di conchiudere e disvelare entro un’unica sequenza di pensiero critico il formidabile rinnovamento delle forme artistiche introdotto dalle avanguardie di primo Novecento, in musica,
Nel contesto della riproduzione assistita la nozione di natura è sottoposta a un processo di reinvenzione e ridefinizione a causa di una sovrapposizione di campi – biologico, artificiale, tecnologico – in un nodo di estrema
La relazione tra madre e figlia, nodo della biografia delle donne e centro tematico della letteratura femminile, è anche il modello utopico cui si ispira molta critica femminista, rifiutando la distanza da cui muove la
Pasolini offre una lettura senza enfasi, senza effetti interpretativi attoriali, solo il ghiaccio d’acciaio del dolore: una ferita senza lacrime, una scrittura inesprimibile che corre sotto i corpi vivi e i corpi morti del reale.
Una relazione familiare quanto enigmatica forma l’oggetto del presente libro: la relazione che la nostra esperienza intrattiene con la dimensione temporale. A prescindere dagli schieramenti e dalle divisioni interpretative resta il fatto che tra esperienza
La poesia non serve a niente. Nel frastuono dei media, non solo nessuno la ascolta: nessuno, neanche chi lo vorrebbe, riesce a sentirla. Il pubblico della poesia, è un’intuizione ormai classica, sono i poeti stessi,
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