E spararono sulle torri degli orologi per fermare il giorno: Illuminismo, Rivoluzione e temporalità
La coscienza di far saltare il continuum della storia è propria delle classi rivoluzionarie nellattimo della loro azione. La grande rivoluzione ha introdotto un nuovo calendario. Il giorno in cui ha inizio un calendario funge da acceleratore storico. Ed è in fondo lo stesso giorno che ritorna sempre nella forma dei giorni festivi, che sono i giorni del ricordo. I calendari non misurano il tempo come orologi. (
) Ancora nella Rivoluzione di Luglio si è verificato un episodio in cui si è affermata questa coscienza. Quando scese la sera del primo giorno di battaglia, avvenne che in molti luoghi di Parigi, indipendentemente e nello stesso tempo, si sparasse contro gli orologi delle torri. Un testimone oculare, che deve forse la sua divinazione alla rima, scrisse allora: "Qui le croirait! On dit, quirrités contre lheure/ De noveaux Josués au pied de chaque tour/ Tiraient sur le cadrans pur arrêter le jour" (Walter Benjamin, Tesi di filsosofia della storia, tesi 15).
Quando Benjamin scrisse queste Tesi (tra il febbraio e la primavera del 1940) una nuova epoca stava per sopraggiungere, la Francia libera stava per essere occupata, ed egli non avrebbe fatto in tempo a vedere la fine di quella stagione di barbarie. Tuttavia colse così, in unimmagine tanto suggestiva quanto carica di simboli, il passaggio da un tempo vecchio a un tempo nuovo. LIlluminismo, il trionfo della raison liberatrice e del sapere aude, la demistificazione dei pregiudizi, lopera di diffusione del sapere uniti allistanza rivoluzionaria e al sogno di una cosa produssero uninterruzione del corso della storia occidentale, un fremito e un sobbalzo che scardinò gli orologi delle torri e mutò le date dei calendari.
Il tempo degli orologi, il tempo di Dio, il tempo degli astri entra con prepotenza nella storia, diventa il tempo degli uomini che possono, con la loro azione, imprimere al corso del tempo improvvise e rapide accelerazioni.