S. Agostino
Cosa faceva Dio prima di creare il cielo e la terra? Da questa domanda posta da uno stultus muove la riflessione di Agostino. In mezzo avvenne o dovremmo meglio dire avviene? la vicenda terrena e ultraterrena di Cristo, levento inestricabile di nascita/morte/resurrezione. La linea del tempo scioglie la sua circolarità e si dispiega nella linea che dalla Genesi ebraica giunge fino alla vittoria del cavaliere dal bianco cavallo dellApocalisse.
Dio, prima della creazione del mondo, non faceva nulla poiché il tempo è creazione di Dio: leternità non è il tempo sempre presente ma è lassenza del tempo. Vide Agostino quanto ciò lo avvicinava al concetto del nulla prima della creazione del mondo?
Ma cosa mai è il tempo dunque? Se nessuno me lo chiede, lo so; se voglio spiegarlo a chi me lo domanda non lo so più. Il tempo ha un modo dessere sfuggente, è un continuo trascorrere dallessere al non-essere. Il presente hic et nunc è essere e dunque presente, passato e futuro sono in quanto dimensioni del presente: presente del presente, presente del passato e presente del futuro.
Ma chi può misurare il tempo? Una voce che risuona nellaria ha una durata che si può misurare dal suo iniziare al suo cessare. Il soggetto, lanima, avverte linizio e avverte la fine, può avvertire inoltre lattesa dellinizio e il prolungamento immaginario del suono quando esso cessa. Lanima dunque misura lestensione del tempo.
Ma il tempo dellanima è specchio del tempo della storia, la storia ha termine e ragione di essere in Dio, così come lanima trova riposo in Dio.
Agostino, il traghettatore della nuova epoca, costruì la più grande concezione del tempo nell
Occidente cristiano.
Agostino diede nuova forma al tempo, nessun tempo potrà più ignorare Agostino.