La rivoluzione digitale e gli sconvolgimenti pandemici hanno cambiato l’idea stessa del viaggio. Dentro la crisi, Roma e l’Italia possono immaginarsi meta del Grand Tour del futuro.
Un laboratorio permanente dell’innovazione, alimentato dalla memoria del passato. Il luogo in cui la classe creativa globale impara l’arte della mescolanza.
Un itinerario tra scuole e università, botteghe e imprese, musei, istituti delle conoscenze storiche, ambasciate dei saperi diffusi.
Per fare del turismo un’esperienza trasformativa.
Il progetto del Grand Tour

I dipinti dei grandtourist e dei vedutisti

Un dialogo mai esaurito e continuamente arricchente

Laghi, cascate, acquedotti, terme e la potenza del sublime: alluvioni, dighe crollate...

Biblioteche, archivi, farmacie, botteghe artigiane, antiche università

Dove ribaricentrarsi e rientrare in relazione con il creato (monasteri, eremi, sacri Monti…)

Architettura industriale e musei d’impresa, luoghi del commercio, architettura rurale