La storia di Relazioni: è iniziata facendo l’elenco di ciò che non volevamo essere e quindi anche queste prime pagine, che tradizionalmente dovrebbero essere un editoriale, non lo saranno. Come aveva già suggerito Montale, tutto quello che oggi possiamo dire è ciò che non siamo e ciò che non vogliamo, ma eliminando da questa frase ogni senso di resa: rifiutando l’abitudine a tutto ciò che c’è, la nostra è in realtà un’affermazione, è la volontà di ricercare e rendere possibile tutto ciò che non c’è ancora.
Non leggerete quindi le promesse del direttore, il patto con i lettori, le rituali professioni di imparzialità. Relazioni: sarà parziale, prenderà posizione e si schiererà, seppure partendo dall’intenzione di aprirsi a (quasi) tutti… [dall’Editoriale di Stefano Lai]