Liebestod significa «morire d’amore». Qui l’aria finale di Tristano e Isotta di Wagner si incontra con Juan Belmonte “per dare voce alla mia oscurità e all’origine delle mie opere. È la storia delle mie radici e la storia dei miei abissi”, dice Angélica Liddell. Lo spettacolo è parte del progetto di Milo Rau intitolato Storia/e del Teatro.
“Doveva arrivare Belmonte, vestito di verde, estatico, pieno dell’emozione curva dell’arco in tensione, per sopprimere teoricamente la violenta luce del sole e l’ombra”.
– Federico García Lorca
“Per essere perfetto non devi far altro che morire nell’arena”.
– Valle-Inclán a Juan Belmont
LINEA Un segno tangibile, dinamico, vivo, che guarda alla scena dal punto di vista della pagina scritta. Grafie e materiali del processo creativo, una memoria “al presente”, per tracciarne il percorso, le ragioni e le radici espressive.
Una collezione edita in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione.