Due amici di gioventù, che hanno condiviso gli studi universitari di filosofia – e in parte la turbolenta stagione politica dei primi anni settanta –, si ritrovano a ragionare delle loro passioni di allora, della loro “educazione sentimentale”, pensando alle giovani generazioni.
Un critico letterario e un informatico dialogano passeggiando a partire dalla separazione tra le due culture – scientifica e umanistica – e poi via via affrontando i temi che considerano oggi più urgenti: attualità o meno del “metodo” dialettico, necessità della fede religiosa, critica dell’esistente, intelligenza artificiale e autenticità dell’esperienza, rapporto natura-cultura.