Questo libro illustra due punti di vista, due mentalità, due visioni del mondo differenti che comportano due approcci nei confronti delle persone e del funzionamento dell’organizzazione delle imprese completamente diversi. Da una parte abbiamo il management del XX secolo, dall’altra un approccio organizzativo che viene definito in diversi modi tra cui Lean e Agile. Questo significa che il paradigma di predizione e controllo e il paradigma di autonomia condivisa sono incompatibili?
Non proprio…
Sergio Pissavini: “Un’organizzazione è un sistema complesso dove le proprietà emergono dalle relazioni tra le parti, non dalle singole componenti.
Lo sviluppo non è lineare ma avviene tramite salti ‘quantici’, guidati dalla leadership. Il leader gestisce il confronto tra la struttura gerarchica e le relazioni emotive, essenziali per il successo. Un team senza leader è un paradosso, ma la leadership può essere condivisa. È più che autorità, significa influenzare, ispirare e guidare, creando fiducia e motivazione”.
Fabio Lisca: “L’adozione del concetto ‘Agile’ per cambiare un’organizzazione dipende dalle condizioni aziendali: l’agilità richiede sperimentazione continua, nasce da necessità estreme, non da adozione forzata. Non esiste un modello universale di agilità: l’errore è applicare modelli preconfezionati. L’agilità è uno stato mentale che guida i comportamenti, non è un modello rigido. Le organizzazioni agili strutturano i ruoli in base alle esigenze, promuovendo adattabilità e sciogliendo i ruoli obsoleti”.