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La mia infinita fine del mondo

Da un lato, la morte ormai imminente, ma in verità sempre di là da venire, di una nonna comicamente rancorosa: al suo capezzale, due nipoti e una nipote, uniti da oscure intimità nel passato, un dottore cinico e una donna impasticcata, moglie di uno dei nipoti, enigmatica e sofferente. Dall’altro, quattro intermezzi apocalittici, per attraversare alcune delle transitorie catastrofi vissute dal pianeta e dall’umanità fin dall’epoca preistorica, fra eruzioni vulcaniche e diluvi universali. Gabriel Calderón compone un fascinoso tableau di possibilità di relazione con la nevrosi della fine, ponendo l’accento non più solo sulla disperazione che il crollo di un mondo porta inevitabilmente con sé, ma sulle opportunità che si aprono ogni volta che la Storia torna a insegnarci che nulla dura per sempre.

LINEA è una collezione edita in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione, il teatro stabile pubblico della regione Emilia-Romagna, attivo su una rete di cinque città: Modena, Bologna, Cesena, Vignola e Castelfranco Emilia. Dal 2015 è entrato nel novero dei Teatri Nazionali italiani.

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