Uno è morto. L’altro apparentemente no. Non fosse per questo, Jerry & Jerry potrebbero essere scambiati per la stessa persona.
Jerry vive con serenità l’assenza di Jerry; gli è rimasto amico al punto di reiterarne errori e mancanze.
Nel corso del tempo – entità che detta la modalità compositiva del romanzo, vale a dire l’accumulo per sottrazione – Jerry & Jerry arricchiscono la loro collezione di lutti e di vuoto, riducendosi irrimediabilmente a nient’altro che se stessi.
Nel carnevale del crepacuore, nella delizia della desolazione, nella sontuosità dello spasimare nello sconforto, nell’estasi dell’esilio forzato da ogni desiderio, Jerry & Jerry si esibiscono su un palcoscenico deserto: smozzicano e distorcono frasi orecchiate chissà dove quando e da chi, dimenticano più di quanto non ricordino. Senza alcuna consolazione, si divertono come possono.
Ogni attimo è un luogo in cui non tornerete mai più, ci dicono.