In un universo scenico profondamente penetrato dalla parola, la violenza di Ostermeier realizza un risultato particolare: quello di un atto muto.
Il silenzio degli attori si coagula sul bianco della pagina drammatica, nell’intervallo tra due scene: il senso dato (e atteso) dallo spettatore che conosce il testo si arresta, e infine la scena accoglie la flagranza dell’alterazione, la violenza pura.
— dall’Introduzione di Annalisa Sacchi
Testi raccolti da Georges Banu e Jitka Goriaux Pelechová
Introduzione di Annalisa Sacchi
Premessa di Georges Banu
Traduzione dal francese Francesca Ritrovato