Insegne, scarrabili, vecchie riviste, transenne, esposte al Real Albergo delle Povere di Palermo del Museo Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea, in occasione della mostra di Flavio Favelli La Sicilia e altre figure, a cura di Elisa Fulco e Antonio Leone, sono il frutto di ritrovamenti e spostamenti in luoghi differenti di oggetti recuperati che perdono il valore d’uso per caricarsi di nuovi significati.
Frequentando le patrie galere, nella mia professione di direttore penitenziario, ho avuto modo di entrare in contatto con mondi del tutto alieni, in precedenza a me sconosciuti. […] Poiché in trent’anni di carriera ho incontrato pittori, scultori, attori, registi, scrittori, musicisti, cantanti, potrei ancora andare avanti a raccontare.
A Palermo, mi è stato proposto il progetto “Spazio Acrobazie. Laboratorio di produzione e di riqualificazione attraverso la mediazione artistica”, grazie al quale, da circa due anni, un gruppo di persone detenute coinvolte nel processo ideativo e realizzativo di alcune opere incontra le varie forme e declinazioni dell’arte espressiva, anche recandosi a visitare installazioni e collezioni museali fuori dall’Ucciardone.
Flavio Favelli, con la generosità che lo contraddistingue, è uno degli artisti coinvolti nel progetto: da una sua idea e sotto la sua guida, le persone detenute e i partecipanti al progetto stanno realizzando uno spazio coperto all’interno dell’area verde, ossia il luogo in cui, periodicamente, si svolgono gli incontri tra genitori detenuti e i loro figli minorenni.
– Fabio Prestopino, Direttore della Casa di Reclusione Calogero Bona – Ucciardone, Palermo