In un periodo di riscoperte dell’opera di Emilio Salgari il più grande scrittore italiano d’avventura, nato nel 1862, subito dopo l’unità d’Italia e subito prima di d’Annunzio, di cui è quasi un popolare coscritto, questo volume tenta di colmare il silenzio che la critica continua a riservare soprattutto ai suoi ultimi romanzi, scritti nell’approssimarsi tragico del suicidio, il fatale appuntamento del 1911. Quante realtà narrative riusciva a ideare Salgari di ciclo in ciclo, di romanzo in romanzo, di capitolo in capitolo, di episodio in episodio? Come si riscriveva? Come si citava? Sono solo alcune delle domande, di non facile risposta, che si pone questo libro, dove ogni romanzo salgariano apparso tra il 1908 e il 1915 viene affrontato secondo nuove, diverse e anche audaci prospettive.