Cerca
Close this search box.

Politica e Destino

Contributi di Aris Accornero, Alberto Asor Rosa, Maria Luisa Boccia, Massimo Cacciari, Mauro Calise, Umberto Coldagelli, Rita di Leo, Ida Dominijanni, Epimeteo, Alberto Olivetti, Luisa Valeriani.
Profezia non è pre-dire, non è nemmeno pre-vedere. Il profeta non vede il futuro, vede il presente. Vede nel presente quello che gli altri non vedono, e dice del presente quello che gli altri non vogliono ascoltare. Profezia non è utopia. Non è la prefigurazione dell’isola felice che non c’è, del non-luogo da bramare, che è come la finale Salvezza da attendere, magari dall’inarrestabile progresso umano. Il piú incatenato dei riformisti lo troverete sempre aperto ai sogni di utopia. L’utopista, infatti, viene accarezzato. Il profeta, invece, nessuno lo ascolta. Profezia è discorso di libertà. Libertà dal proprio tempo, e da chi lo comanda. I dominatori non hanno bisogno di profeti. Hanno, per servizio, i loro funzionari, tecnici del fare e comunicatori del dire. Profezia è parlare a nome di una parte, una parte di mondo, perché si riconosca, prenda forza da sé e si sollevi.

Titoli consigliati