Testi di Roberto Grandi, Alberto Abruzzese, Nello Barile, Luisa Valeriani, Massimo Canevacci, Ted Polhemus
Ieri il corpo della moda rappresentato nelle sfilate e sulle riviste era quello dell’indossatrice, un corpo funzionale al raggiungimento dell’obiettivo inscritto in ogni rappresentazione della moda: mostrare gli abiti e gli accessori posti su corpi fisicamente assenti nella loro omologazione funzionale, manichini in movimento tendenti alla pura forma. Questo corpo funzionale e assente in quanto fisicità espressiva era il supporto non soltanto degli abiti presentati alle sfilate, ma anche dei prodotti promossi dalle pubblicità o mostrati nei servizi delle riviste: “l’indumento non ha il compito di significare un corpo rotondo, slanciato o minuto, ma, attraverso questo corpo assoluto, di significare se stesso nella sua generalità”.