Il racconto amaro e disincantato di un uomo padre di tanti sogni che da decenni rincorre la via dell’espressione tra romanzi, opere visive e performance – guidato da una sorta di urgenza artistica istintiva – come fosse un grido di resistenza alle correnti del quotidiano.
Allergico al sempreuguale, Gianni Miraglia è tentato dal comico, riesce a ridere di sé, ma come i bambini passa spesso dal riso al pianto. Narra così la propria visione dei fatti, la grandezza dell’istante inseguito, decantando disillusioni e insuccessi, alla ricerca della sincerità e delle motivazioni che l’hanno spinto fin lì e che ancora lo tengono acceso.
Ho scritto Vedo la gente vincere in un agosto trascorso in solitudine nella metropoli lombarda abbandonata da chi decide le sorti di sogni e progetti.