Nelson Goodman ha fondato all’Università di Harvard, alla Harvard Graduate School of Education, un master interdisciplinare sullo sviluppo dei processi cognitivi attraverso le arti, Project Zero, che oggi festeggia cinquant’anni di attività. Questo saggio, per la prima volta autonomo e in una nuova traduzione italiana, è il cardine del suo investimento semiotico ed estetico sulle arti.
Goodman sposta la domanda dal “che cosa è l’arte” al “quando è arte”. Si chiede quali siano i “sintomi” dell’esperienza estetica e li individua. L’opera è corretta, e in funzione di questo “bella”, se è una forma simbolica, quando cioè le caratteristiche che presenta, sintattiche e semantiche, rendono intelligibili proprietà del mondo, migliorano le capacità di comprensione e affinano le sensibilità.
When is art? offre strumenti di lettura per distinguere l’opera dalla “trovata” e dall’informazione fasulla.
La tradizione del nuovo
Collana diretta da Paolo Fabbri
Le tradizioni culturali e scientifiche vanno ritracciate e reinventate: il loro senso cambia secondo le conoscenze del presente e le proiezioni nel futuro.
La tradizione del nuovo presenta i testi emergenti della tradizione semiotica, pubblicati ma da tempo non disponibili. Una nuova veste per riconoscere e ripensare scoperte e ricerche del passato prossimo sulle forme e le forze del linguaggio e del segno. E formulare nuove previsioni, retrospettive e proiettive, sui sistemi e processi di significazione.