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John Ashbery

(Rochester, 1927-Hudson, 2017) ha pubblicato numerose raccolte di poesia, a cominciare dal 1953 con Turandot and Other Poems. Il suo Self-Portrait in a Convex Mirror (1975) ha ottenuto i tre maggiori riconoscimenti americani: il premio Pulitzer, il National Book Award, e il National Book Critics Circle Award.

La prima antologia delle sue opere in traduzione italiana, Un mondo che non può essere migliore. Poesie scelte 1956-2007, è stata pubblicata da LSe nel 2008, a cura di Damiano Abeni e Joseph Harrison, per la traduzione di Damiano Abeni con Moira Egan.

Si è occupato di arti figurative per “Art News”, “New York Magazine” e “Newsweek”. Ha tradotto dal francese opere di Raymond Roussel, Max Jacob, Alfred Jarry, Antonin Artaud, Pierre Reverdy, Stéphane Mallarmé, e diverse raccolte di poesia di Pierre Martory (la piú recente è The Landscapist. Selected Poems, 2008). Le sue opere sono state tradotte in piú di venti lingue. Ha ricevuto innumerevoli premi e riconoscimenti ufficiali. Dal 2006 è membro straniero dell’Accademia Nazionale dei Lincei.

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